...deficit...pedagogia speciale...vita autonoma
...progetti didattici mirati all'autonomia, al desiderio, alla piacevolezza di sentirsi vivi...

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"L'emozione di conoscere e il desiderio di esistere"
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giovedì 16 dicembre 2010

INTERVISTA ALL'INSEGNANTE - 4

Questa volta parliamo con un'insegnante di quarta elementare, a proposito di una sua alunna molto brava nel lavoro individuale, ma che presenta problemi di socializzazione.

D: Che tipo di problemi di socializzazione presenta la bambina?

R: Non riesce a partecipare ai lavori di gruppo: rimane completamente passiva. Eppure non sembra timida. Nel lavoro individuale invece dà ottimi risultati. È come se non volesse rendere partecipi gli altri bambini del suo lavoro.

D: Ma il lavoro individuale in cosa consiste?

R: Le normali interrogazioni e verifiche scritte.

Offeso (Niccolò Fabi)

Dillo pure che sei offeso da chi distrugge un entusiasmo 
da chi prende a calci un cane
da chi è sazio e ormai si è arreso 
da tutta la stupidità
chi si offende tradisce il patto
con l'inutile omertà
rimane senza la protezione
del silenzio, dell'assenso
del "tanto dobbiamo sopravviverci
qui dentro" 

Quando vivere diventa un peso
quando nei sondaggi il tuo parere
non è compreso 
quando dire amore diventa sottinteso
quando la mattina davanti al sole
non sei più sorpreso

Offeso

Dillo pure che sei offeso 
dalle donne che non ridono
dagli uomini che non piangono
dai bambini che non giocano 
dai vecchi che non insegnano
se hai qualcosa da dire dillo adesso
non aspettare che ci sia un momento
più conveniente per parlare 

Quando vivere diventa un peso
quando nei sondaggi il tuo parere
non è compreso
quando dire amore diventa sottinteso
quando davanti al sole la mattina
non sei più sorpreso
dillo pure che sei
offeso


domenica 12 dicembre 2010

INTERVISTA ALL'INSEGNANTE - 3

Quella  riportata qui sotto è un’intervista a un’insegnante di terza elementare, che ha, in classe, una bambina con grossi problemi di concentrazione e ansia.

D: Mi può raccontare in quali momenti l’alunna manifesta maggiormente questi problemi di concentrazione e di ansia?

R: Quando la interrogo o durante le verifiche periodiche. In altri momenti, invece, per esempio durante la ricreazione, sembra desiderosa di parlare e raccontare particolari della sua vita e allora parla con interesse persino di cose che ha studiato a casa. Tutti i bambini si agitano al momento dell’interrogazione. È normale. Ma l’ansia di questa bambina supera i limiti e così è capitato più volte che abbia vomitato durante le verifiche o ancora più spesso si mette piangere oppure ammutolisce. Non apre bocca neppure su quegli argomenti su cui, nei momenti di tranquillità, di cui le dicevo prima, mi aveva dimostrato di essere preparata.

D: E invece la difficoltà a concentrarsi quando si manifesta?

venerdì 3 dicembre 2010

INTERVISTA ALL'INSEGNANTE - 2

Seguono alcune domande fatte a un’insegnante di classe seconda elementare, relative a un bambino con difficoltà nell’apprendimento e nell’attenzione, apparentemente disinteressato a qualunque stimolo.

D: Mi può descrivere il comportamento di questo suo alunno? Che tipo di difficoltà presentava?

R: Presentava una scarsissima attenzione in ogni attività e sembrava non riuscisse a interessarsi a nulla. Ma non era stata individuata, in lui, alcuna patologia specifica.

INTERVISTA ALL'INSEGNANTE - 1

Ecco alcune domande fatte a un’insegnante di classe prima elementare, relative a un bambino down di sette anni che presentava le seguenti problematiche: non sapeva leggere e scrivere, era molto agitato e spesso aggressivo, aveva problemi di socializzazione e non era accettato dagli altri.

D: Il bambino non sapeva leggere e scrivere. Lei e l’insegnante di sostegno come avete affrontato il problema?

R: Abbiamo proposto esercizi di scrittura, rispettando i suoi tempi. Gli abbiamo fatto copiare lettere o parole da alcune schede. Di tanto in tanto lo aiutavamo.
Il più delle volte, tuttavia, non riusciva a tenere in mano la penna per più di qualche minuto. Allora interrompevamo l’esercizio e lo riprendevamo dopo una pausa.

giovedì 2 dicembre 2010

lunedì 29 novembre 2010

RILESSIONE SULL'EMOZIONE DI CONOSCERE


Il nostro blog si chiama “L’emozione di conoscere e il desiderio di esistere” due espressioni chiave che sono alla base delle nostre riflessioni.
Analizzando la prima espressione “l’emozione di conoscere” emerge che l’emozione è un sentimento che accomuna alunno ed insegnante. La scuola deve infatti stimolare l’emozione di conoscere nell’alunno, come l’emozione di insegnare nell’insegnante.