...deficit...pedagogia speciale...vita autonoma
...progetti didattici mirati all'autonomia, al desiderio, alla piacevolezza di sentirsi vivi...

Benvenuto!
lascia un'impronta del tuo passaggio su questo blog
condividi con noi le tue esperienze,
i tuoi dubbi, le tue impressioni

"L'emozione di conoscere e il desiderio di esistere"
ha bisogno del tuo contributo attivo!

lunedì 29 novembre 2010

PRINCIPI


 PRINCIPI
"parole chiave"




Globalita’: bisognerebbe far sì che la bambina o il bambino non si soffermi su di una parte senza avere collegamento e significati nel contesto , nelle relazioni, nelle situazioni. Spesso ci si sofferma sul particolare troppo a lungo e si fa perdere il senso della circostanza.

“Significazione: assolutamente bisogna non far fare attività, esercizi senza scopo o fini a se stessi. Nella lettura e scrittura il tener conto della globalita’ ed il puntare permanentemente sulle situazioni, sui significati, ha come conseguenza didattica quella di non insegnare le singole lettere ma le parole, le piccole frasi.

Informazione: Il bambino o la bambina deve essere sempre informata chiaramente (anche anticipando in qualche modo e con ausili tipo le foto) di cosa dovrà fare e cosa sta facendo e perché.
“Sa Fare”: è fondamentale incentivare la parte positiva, le competenze che il bambino/a possiede per poi partire da questa

Multiaccessibilità: nell’insegnamento della lettura e scrittura, le nostre ricerche, ci hanno dimostrato che alcuni bambini sono favoriti nell’iniziare dalla lettura ed altri dalla scrittura, è bene quindi iniziare dalle abilità che la bambina o il bambino manifesta.

Occasioni: quando si organizzano attività bisogna tener conto che queste possono far scaturire opportunità non previste e a volte queste possono risultare più pregnanti, più significative di quantoavevamo progettato, bisogna essere pronti ad utilizzare tali occasioni, pronti a cambiare pur rimanendo nel progetto, negli obiettivi generali.

Multimedialità: nel comunicare alla bambina o al bambino i contenuti: la parola, la scrittura, le immagini,..., a volte non sono sufficienti se separate, pertanto un messaggio multimediale integra i linguaggi; le parole sono sostenute da immagini , le immagini sostengono le parole, i suoni le immagini.

Memoria Emozionale: bisogna tener conto che vi è anche la memoria affettiva, emozionale, quella memoria che presentifica alla mente immagini, situazioni, circostanze, odori, suoni, sapori,..., e che odori riportano alla memoria immagini, situazioni, parole; che parole riportano alla memoria odori, contesti,... La memoria evocativa attraverso le emozioni può essere un supporto per lo sviluppo cognitivo.

Fare: itinerari didattici agiti: il toccare, il muoversi, l’andare, il guardare, il fare, l’incollare, il ritagliare, il lanciare, colpire, prendere, scappare,..., sono azioni che vanno incluse nel piano educativo e divengono leggere, scrivere, ricordare, perché si è agito, ci si è mossi.

Originale stile cognitivo: alcuni ragazzi ricordano, sono attenti, se stanno fermi, il mattino più che il pomeriggio, in silenzio,...; altri sono molto attenti ed hanno più disponibilità a memorizzare se sono in azione, in movimento, se chiacchierano, se ascoltano musica, il pomeriggio più che al mattino,...; altri...; ciascuno ha modalità tipiche per apprendere.

L’eterocronia: Ad una prospettiva di uno sviluppo lineare più o meno omogenea e uniforme, vanno affiancate ipotesi che vadano ad osservare, verificare e valutare i processi di sviluppo nella loro estrema variabilità, con asimmetrie, instabilità, incostanze, incoerenze, difformità, eterocronie, che sembra non abbiano legami strettamente, paradigmaticamente legati ad un concetto di omogeneità, uniformità dello sviluppo.

Attenzione ai contesti, alle situazioni, alle atmosfere, al sistema relazionale. La riflessione nell'ambito delle incostanze dello sviluppo psico-biologico della persona ha ampliato la prospettiva d'analisi dell'accrescimento anche negli ambiti relazionali, emozionali facendo rivolgere particolare attenzione ai vissuti, ai contesti, alle situazioni, agli eventi, ad un sistema globale estremamente complesso e variabile, aprendo nuove ipotesi sull'intelligenza, la memoria, l'apprendere verso originali orizzonti teoretici, metodologici ed operativi. In tale dimensione risulta complementare al Metodo Emozione di Conoscere L’ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute).

Nessun commento:

Posta un commento